La normativa CPR è, da diverso tempo, argomento di discussione sia per gli installatori che per i progettisti della Sicurezza. Oggi proviamo a chiarire, una volta per tutte, gli aspetti più critici e dibattuti di tale norma. In particolare ci soffermeremo sulla UE 305/2011 e successivamente sulla CEI 20-105 v2, dedicata ai cavi resistenti al fuoco.

UE 305/2011

Dal testo originale dell’art.2 comma 1 della CPR si evince che si intende “prodotto da costruzione, qualsiasi prodotto o kit fabbricato e immesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse”.

 Tutti i cavi installati in edifici e opere di ingegneria civile soggetti a requisiti prestazionali di reazione al fuoco, siano essi di energia o di comunicazione o fibra ottica dunque, dovranno essere classificati.

Chi è coinvolto?

La norma coinvolge tutti gli operatori economici della filiera:

fabbricante: qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrichi un prodotto da costruzione o che faccia progettare o fabbricare tale prodotto e lo commercializza con il suo nome o con il suo marchio (Art.11);

mandatario: qualsiasi persona fisica o giuridica stabilita nell’Unione Europea che abbia ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti (Art.12);

distributore: qualsiasi persona fisica o giuridica nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante o all’importatore, che metta un prodotto da costruzione a disposizione sul mercato (Art.13);

importatore: qualsiasi persona fisica o giuridica, stabilita nell’Unione Europea, che immetta sul mercato dell’Unione Europea un prodotto da costruzione proveniente da un paese terzo (Art.14).

Quali sono gli obblighi?

I soggetti coinvolto sono tenuti a mostrare:

la marcatura CE

la Dichiarazione di Prestazione (DoP)

il Sistema di valutazione e verifica della costanza delle prestazioni (AVCP) – a seconda della classificazione l’appartenenza ad una determinata classe e la costanza delle prestazioni, dovranno essere controllate e certificate da Organismi Notificati (i cosiddetti Notified Bodies) indipendenti (es. IMQ).

Classificazione della reazione al fuoco

I cavi sono classificati in 7 classi di Reazione al Fuoco identificate dalle lettere da F ad A e dal pedice “ca”(cable) in funzione delle loro prestazioni crescenti. Ogni classe prevede soglie minime per il rilascio di calore e la propagazione della fiamma. Oltre a questa classificazione principale, le autorità europee hanno regolamentato anche l’uso dei seguenti parametri aggiuntivi:

 “a”: acidità che definisce la pericolosità dei fumi per le persone e la corrosività per le cose.

Varia da a1 a a3.

“s”: opacità dei fumi. Varia da s1a a s3.

“d”: gocciolamento di particelle incandescenti che possono propagare l’incendio. Varia da d0 a d2.

Dalla classe C alla classe A deve essere effettuata la valutazione e verifica della costanza della prestazione (Assessment and verification of Constancy of performance – AVCP), inclusa la prova iniziale e il controllo della produzione in fabbrica (Factory Production Control – FPC).

Quali sono i requisiti base per la certificazione CPR?

  1. A) Sicurezza in caso di incendio (Requisito n. 2- Allegato 1 del Regolamento CPR)
  2. la generazione e la propagazione del fuoco e del fumo al loro interno siano limitate;
  3. la propagazione del fuoco a opere di costruzione vicine sia limitata;
  4. gli occupanti possano abbandonare le opere di costruzione o essere soccorsi in altro modo;
  5. si tenga conto della sicurezza delle squadre di soccorso.
  1. B) Igiene, salute e Ambiente (Requisito n°3 – Allegato 1 del Regolamento CPR)

La conformità dei cavi al requisito di igiene, salute e ambiente si ritiene implicitamente assolto dal rispetto della Direttiva RoHS (2011/65/UE e successivi adeguamenti) e del Regolamento REACH (1907/2006/CE).

I CAVI RESISTENTI AL FUOCO, QUINDI, RIENTRANO NELLA CPR?

SI

CEI 20-105 v2

CEI 20-105 v2: Cavi resistenti al fuoco, non propaganti la fiamma, senza alogeni, con tensione nominale 100/100V per applicazioni in sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme incendio.

La norma tratta nello specifico:

4.1 Comportamento al fuoco

4.1.1 Reazione al fuoco – classificazione CPR

Tenuto conto del grado di sicurezza che questi cavi devono garantire, i cavi della presente Norma devono superare le prove previste dalla classe di reazione al fuoco Cca-s1b,d1,a1 secondo le indicazioni riportate nella Norma CEI-UNEL 35016. I requisiti di prestazione, le prove e i metodi di valutazione della reazione al fuoco dei cavi al fine di permettere la classificazione

secondo il Regolamento Prodotti da Costruzione sono specificate dalla Norma EN 50575.

6.1 Regolamento Prodotti da Costruzione CPR (305/2011)

Per quanto riguarda la sicurezza in caso di incendio (Reazione al fuoco), l’appartenenza ad una determinata classe e la costanza delle prestazioni del cavo, dovranno essere controllate e certificate da Organismi Notificati indipendenti.

A seguito del rilascio da parte dell’Organismo Notificato del Certificato di Costanza della Prestazione (AVCP)*, il fabbricante dovrà redigere la propria “Dichiarazione di Prestazione” (DoP) per poter porre la marcatura CE.

Classificazioni CPR

Di seguito possiamo vedere rappresentate schematicamente le diverse classi della normativa ad oggetto e i requisiti (principali e aggiuntivi) pe potervi rientrare. Lo schema mostra inoltre i luoghi in cui il prodotto regolarmente classificato può essere installato.

Le prove di riferimento per la classificazione dei cavi sono le seguenti. Ogni una di esse prevede un suo criterio di classificazione, un eventuale sistema supplementare e un sistema AVCP.

Fca: prova da parte del produttore

Eca: EN60332-1-2

Dca: EN60332-1-2 + EN50399

Cca: EN60332-1-2 + EN50399/EN61034-2 + EN60754

B2ca: EN60332-1-2 + EN50399/EN61034-2 + EN60754

B1ca: EN60332-1-2 + EN50399/EN61034-2 + EN60754

Aca: EN ISO 1716

Ogni normativa/prova di riferimento prevedere per i diversi parametri (gocciolamento, opacità dei fumi,…)  dei limiti di classificazione. Di seguito si possono vedere i principali:

Esempio

La dicitura: Cca s1b d1 a2 indica:

 

Cca: un cavo normato in classe Cca

s1: produzione di fumo (EN 50399)

TSP1200s ≤ 50 m2

                    SPR max. ≤ 0,25 m2/s

b: trasmittenza ≥60% e < 80% (EN 61034-2)

d1: no gocciolamento/particelle che persistono più di 10s (EN50399)

a2: acidità dei gas (EN 60754-2) conduttività < μS/mm pH > 4,3

Cavo resistente al fuoco ELANFIRE conforme alla CPR

Il Cavi resistenti al fuoco ELANFIRE prodotto dalla ELAN rientrano nella classe Cca – s1a, d0, a1.

I cavi sono conformi alla EN50200 PH120 (resistente al fuoco a 850°C per 2 ore), alla CEI 20-105, UNI 97-95 e CEI 36762.

Di seguito i cavi resistenti al fuoco conformi alla CPR Cca – s1a,d0, a1:

  • Cod. 28210(1)-(5)R – 2×1,00 +SCH.
  • Cod. 28215(1)-(5)R – 2X1,50 + SCH.
  • Cod. 28225(1)-(5)R – 2X2,50 + SCH.
  • Cod. 27215(1)-(5)V – 2X1,50 N-SCH. – EVAC (in fase di certificazione)
  • Cod. 27225(1)-(5)V – 2X2,50 N-SCH. – EVAC (in fase di certificazione)

 Tutte le DOP (Declaration of performance), le schede tecniche e le conformità di questi cavi sono liberamente scaricabile sul sito web ELAN: www.elan.an.it

Tutti i cavi ad oggetto sono disponibili in matasse da 100mt e bobine da 500mt.

L’ufficio tecnico ELAN è comunque a disposizione per chiarimenti normativi e/o tecnici sui cavi resistenti al fuoco. Per info su prezzi e disponibilità di prodotto potete contattare il nostro reparto commerciale scrivendo a info@elan.an.it o chiamando lo 071.7304258.